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Affichage des articles du avril, 2018
Lezione del 13/03/18: In questa lezione, abbiamo iniziato da parlare di qualche grandi progressi tecnici che pone le base alla modernità e poi l’informatica, e che risultano d’una crisi: Ad esempio il passagio degli numeri romani a indiani, e anche il primo gran trattato di matematica del Khuwarazmi, l’algorithmo che costituisce una bomba cognitiva con l’applicazione del 0. Questo cambiamento di sistema e il zero a molto facilitato la contabilità. La machina di Turing infinamente programmabile fu creata per tradurre le messagi nazisti al fine di capire le prossimi mossi, costituisce un’invenzione maggiore per l’informatica. Abbiamo parlato anche dell’architettura parametrica di Zaha Hadid e Patrick Schumacher, uno degli pionieri del parametricismo. Ansi che Luigi Moretti che inventa l’architettura parametrica (per esempio il stadio iso-visuale che offriva una visione ottimale)…
  Nuove Sostanze. Manifesto della rivoluzione informatica   ( dell'urbanscape ) “Incominciamo da un fenomeno macroscopico come le "brown areas" o aree dismesse. La società dell'informazione ha sempre meno bisogno di grandi porzioni di terreno, in particolare se dislocate nelle città, per produrre beni manifatturieri. Il vegetale che compriamo al supermercato è al 90 percento "informazioni", lo stesso e anche di più lo sono gli elettrodomestici o le automobili e sempre più persone producono beni che sono "pura" informazione. La produzione si sposta negli uffici, nelle università, nei centri di ricerca ma anche in posti una volta impensabili come le case, i luoghi di commercio o di divertimento. Sempre meno il "luogo" diventa in sé fattore importante. In questo processo che investe tutto il mondo occidentale le aree si liberano dalle fabbriche (che possono divenire sempre più piccole, meno inquinanti e deprivanti) e grandi risorse so
26/04/18 Shop Works- Collaborazioni costruttive in digitale, di Stefano Converso Secondo l’architetto Louis Sauer, è molto importante lavorare dentro “il development process, dentro cioè la rete di reciproci condizionamenti che i diversi attori del processo edilizio determinano” . E quindi necessario per l’architetto di svolgere un ruolo di “direttore d’orchestra” che crea una coordinazione tra i diversi attori del progetto dal inizio alla fine, che trasforma questo dialogo in una migliorazione del progetto piuttosto che in un confronto che impedisce l’idea di base, che deve molto spesso essere raggiunta. Sauer voleva piuttosto usare nuovi strumenti, includendo le nascenti techniche di intelligenza artificiale per questa coordinazione accordo al suo slogan “ How can you work with developers and actually enjoy it” . Questo libro quindi si focalizza su il gruppo newyorkese SHoP, costituito di 5 architetti con percorsi molto diversi: Coren, Christopher, William Sharples, Kimbe