Accéder au contenu principal

Lezione 2- 23/03/18 "Il ruolo strutturale della Informazione: la Terza Ondata"


 Lezione 2-  23/03/18




In questa lezione abbiamo studiato i concetti di Alvin Toffler sulle tre epoche e sulla terza ondata e il cambio di paradigmo di Thomas Kuhn. Questo cambio di paradigmo puo essere dimostrato su una base economica statistica.

Le tre ondate sono:
1-Prima l’ondata agricola che inizia prima -10 000 A.C.
2-Abbiamo poi la seconda ondata che inizia con l’industrializzazione (1812) e a un grande cambiamento di società, di modo di vita. La macchina a vapore, l’auto sono catalizzatori di quest’ondata.
3-Dopo 1956, in un periodo di gran sviluppo economico, viene la TERZA ONDATA, l’ondata dell’informazione.


Concretamente, questi cambiamenti si riflettono nel valore degli prodotti che compiamo.
-Durante il periodo dell’ondata agricola, il prezzo d’un zenzero per esempio era composto a 96% del valore dell’ agricoltura, 3% per l’industria e soltanto 1% d’informazione (che raggruppa la comunicazione, pubblicità i servizi).
-Siamo dopo passati durante il periodo dell’era industriale a 70% di agricoltura, 25% d’industria e 5% d’informazione.
-Adesso, questo prodotto agricolo può essere composto di 30% agricoltura, 30% industria e 40% d’informazione. Quindi il prodotto non ha una grande valore in sé stesso, ma piuttosto per la sua immagine, reputazione. Per altri prodotti e ancora più rilevante: il valore d’un  Iphone per esempio e per 55% informazione ( pubblicità, servizi etc.). L’informazione è il vero catalizzatore della terza Ondata.

Ma che sarà la prossima ondata? Che ne sarà il catalizzante? Possiamo ipotizzare l’intelligenza artificiale, la robotizzazione,  la stampante 3D o invece nuove tecnologie per un uso sostenibile delle risorse, o un'altra basata su uaa società che prone il riuso degli prodotti.
Abbiamo anche parlato di Google “la cosa più vicino da dio che l’uomo ha creato” perché incontenibile, illimitato, onnipresente, immateriale, atemporale, infinito”.Per avere questo risultato, le persone che lavorano a google hanno una percentuale, che gli incoraggia a innovare. Il lavoro renumerato e regolare vale 80%, poi c’è 20% per il tempo creativo renumerato per le invenzione.

Commentaires

Posts les plus consultés de ce blog

Articolo “Poetica di Alvaro Siza” di Antonino Saggio-

                         Articolo “Poetica di Alvaro Siza” di Antonino Saggio- Novembre 2016 http://magazine.larchitetto.it/novembre-2016/gli-argomenti/attualita/poetica-di-Alvaro-siza.html “Poetica di Alvaro Siza” di Antonino Saggio è un articolo critico che presenta in una prima parte le qualità dell’opera del Pritzker Price (1992) Alvaro Siza, che hanno contributo alla sua fama internazionale.           In fatti, l’opera di Alvaro Siza è descritta come: - Un’architettura che prevale “la monocromaticità e la momatericità” e che a volte sottolinea “alcuni mirati aspetti dell’ambiente sia naturale che urbano” quindi un’architettura pura e di volumi disposti armoniosamente nel paesaggio. -L’architettura da un ruolo importante alla funzionalità come nel complesso Boiça del 1973, che sono housing  sociale. -L’unità plastica dell’architettura è a...

AUTORITRATTO DELLA CRISI

26/04/18 Shop Works- Collaborazioni costruttive in digitale, di Stefano Converso Secondo l’architetto Louis Sauer, è molto importante lavorare dentro “il development process, dentro cioè la rete di reciproci condizionamenti che i diversi attori del processo edilizio determinano” . E quindi necessario per l’architetto di svolgere un ruolo di “direttore d’orchestra” che crea una coordinazione tra i diversi attori del progetto dal inizio alla fine, che trasforma questo dialogo in una migliorazione del progetto piuttosto che in un confronto che impedisce l’idea di base, che deve molto spesso essere raggiunta. Sauer voleva piuttosto usare nuovi strumenti, includendo le nascenti techniche di intelligenza artificiale per questa coordinazione accordo al suo slogan “ How can you work with developers and actually enjoy it” . Questo libro quindi si focalizza su il gruppo newyorkese SHoP, costituito di 5 architetti con percorsi molto diversi: Coren, Christopher, William Sharples, Kimbe...